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cosa vedere

SAN GIOVANNI DI SINIS, THARROS, CAPO SAN MARCO & SAN SALVATORE

Lo spettacolare borgo di San Giovanni di Sinis, con le sue caratteristiche case di pescatori in legno e canne, impreziosito dai resti dell'antica città di Tharros, rappresenta un gioiello storico-architettonico di inestimabile valore. Consigliamo di trascorrervi una o due giornate, partendo dalla chiesetta e dalla piazza principale, per poi dirigersi verso il sito archeologico di Tharros. Fondata nel VII secolo a.C., probabilmente per iniziativa di Cartagine, divenne una delle città più importanti del Mediterraneo. Si può poi fare una passeggiata verso la torre spagnola di San Giovanni e proseguire per Capo San Marco fino al faro, punta estrema della penisola del Sinis. Ovunque si guardi, il panorama è mozzafiato. Quando la terra inizia a restringersi, il mare è visibile da entrambi i lati. Il mare sulla sinistra, su cui sono visibili i resti di Tharros, è chiamato Mare Morto perché è riparato dai venti dominanti trovandosi all'interno del Golfo di Oristano; il mare sulla destra è esterno al golfo, esposto al vento principale, e per questo motivo è più frequentemente agitato o mosso. Ora prendetevi del tempo per rilassarvi in ​​spiaggia, da Capo San Marco potete scendere in una delle spiaggette (La Caletta è incantevole!) oppure tornare indietro verso San Giovanni fino alla spiaggia principale. I fondali sono bassi, ideali per famiglie e amanti dello snorkeling. È disponibile anche un trenino panoramico con due percorsi: il primo dalla chiesa all'area archeologica di Tharros, il secondo, più panoramico, che vi porta alle pendici di Capo San Marco.

Arrivando a San Giovanni, non si può non passare da San Salvatore. Questo borgo medievale ricorda il far west americano ed è noto per la Corsa degli Scalzi, uno degli eventi identitari più suggestivi e sentiti della Sardegna che si svolge a settembre (nel resto dell'anno il paese è pressoché disabitato). La processione coinvolge oltre 800 figuranti in vesti bianche, che trasportano a piedi nudi la statua del santo su una lunga strada sterrata dalla chiesa di Santa Maria Assunta a Cabras fino al paese. Il cuore del piccolo centro è la chiesa che custodisce un prezioso ipogeo.

Per gli appassionati di storia, lungo la strada che porta a San Giovanni di Sinis, si trova il Museo Civico Archeologico "Giovanni Marongiu" di Cabras che ospita una vasta collezione di reperti archeologici di epoca nuragica, in particolare le statue dei giganti di Mont'e Prama. Stiamo parlando di statue umane, alte oltre due metri, risalenti a tremila anni fa: la più importante scoperta archeologica nel Mediterraneo del XX secolo.

FUNTANA MEIGA & OASI DI SEU

Proseguendo verso nord lungo la costa, da San Giovanni di Sinis, si raggiunge l'insediamento turistico di Funtana Meiga. Ci troviamo nell'Area Marina Protetta della Penisola del Sinis - Isola di Mal di Ventre, più precisamente nella Riserva Naturale di Flora e Fauna di Seu. Il suo nome significa "fontana" o "sorgente d'acqua", "medicinale" o "miracolosa" in quanto si ritiene che un tempo vi fosse una sorgente di acqua termale oggi sotto il livello del mare. La spiaggia è protetta alle sue spalle da una piccola scogliera rossa, oltre la quale si dispiegano la campagna e il borgo. Da qui, grazie alla posizione elevata, il panorama è spettacolare, ovunque si guardi. Tutto il litorale di Funtana Meiga è caratterizzato da acque basse, molto limpide e trasparenti (perfette per lo snorkeling), con riflessi che vanno dal verde smeraldo al turchese.

Proseguendo verso nord lungo la costa si arriva all'oasi di Seu. L'area è un'ex riserva di caccia poi divenuta oasi faunistica gestita dal WWF e racchiude il suo patrimonio naturalistico, ambientale e storico per un'estensione di circa 115 ettari. L'oasi è caratterizzata da arbusti di rosmarino, cisto, ginestre, lentisco, mirto, ginepro, palma nana e pino d'Aleppo. Dal punto di vista faunistico, convivono tartarughe, conigli, lepri, ricci e volpi insieme a numerosi uccelli come la pernice, l'upupa, l'allodola, la poiana e il falco. Vi hanno certamente vissuto i nuragici, poi i cartaginesi e in seguito gli spagnoli che costruirono la torre di Sevo da cui 'Turr'e Seu', dalla quale si può ammirare un panorama mozzafiato (da Capo San Marco ai tre 'gioielli' della penisola del Sinis - Maimoni, is Arutas e Mari Ermi). La piccola spiaggia di Seu è un vero paradiso di sabbia chiara e mare cristallino, mentre la vicina spiaggia di Caogheddas offre un paesaggio più ampio e affascinante, arricchito dalla presenza di un isolotto e del relitto di un antico piroscafo, meta ideale per gli amanti dello snorkeling.

ISOLA DI mal di ventre, is arutas, mari ermi & maimoni

Disabitata e incontaminata, l'isola di Mal di Ventre è una piccola oasi di pace dalle sabbie bianche e dalle acque trasparenti e fa parte dell'area marina protetta della penisola del Sinis (si trova a circa 9 km dalla costa del Sinis). Oggi è conosciuta come Mal di Ventre, forse una traduzione errata del nome originale 'Malu Entu' che significa 'venti cattivi', e le fu attribuito a causa dei venti persistenti, in particolare il maestrale, che rendono spesso pericolosa la navigazione. L'isola è una distesa granitica pianeggiante, ricoperta da piante tipiche della macchia mediterranea e popolata da conigli, tartarughe e vari uccelli. Sui fondali circostanti giacciono alcuni relitti di navi di diverse epoche storiche e i resti di un nuraghe e di altre rovine dimostrano che l'isola un tempo era abitata. Sebbene non tutti i geologi siano concordi, si pensa che le particolari sabbie delle spiagge di Maimoni, Is Arutas e Mari Ermi che si trovano di fronte all'isola si siano generate proprio dal lento sgretolamento di questo affioramento. Ciò che rende queste spiagge suggestive e uniche è l'incantevole sabbia caratterizzata da granelli di quarzo. Is Arutas è la spiaggia più famosa dell'area marina della penisola del Sinis, seguita da Mari Ermi e Maimoni. Per gli amanti degli sport acquatici, queste spiagge sono il luogo ideale per praticare kitesurf e windsurf. Inoltre, l'acqua qui è profonda già a pochi metri dalla spiaggia ed è così limpida che è perfetta per chi ama lo snorkeling.

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S'Arena Scoada, Putzu Idu, CAPO MANNU, SA MESA LONGA & SA ROCCA TUNDA

Proseguendo lungo la costa, incontriamo S'Arena Scoada e più avanti Putzu Idu, dove la sabbia fine e bianca di quarzo incornicia un bellissimo mare azzurro e limpido dai bassi fondali. Di fronte, si può ammirare la splendida isola di Mal di Ventre, mentre alle spalle, si trovano il paese e le campagne circostanti, dove si sviluppano le lagune di Sale 'e Porcus e Salina Manna, che rappresentano un habitat di grande valore naturalistico. Qui, si possono osservare diversi esempi di flora e fauna protette, tra cui il fenicottero rosa. Lungo la costa, scogliere mozzafiato e formazioni calcaree, come l'affascinante arco di S'Architteddu. Nelle giornate calme, il mare assomiglia a una piscina naturale, perfetta per nuotare e fare snorkeling, anche se è spesso agitato dal vento, rendendolo una meta prediletta per gli amanti del kitesurf e del windsurf.

Proseguendo verso nord, si giunge a Capo Mannu, un promontorio roccioso, famoso per essere una delle migliori destinazioni surfistiche di tutto il Mediterraneo, dove ogni anno si radunano decine di surfisti per provare a cavalcare le onde più grandi e lunghe. A piedi o in bicicletta, il panorama ripaga tutto il piacere della camminata. Lungo il percorso si incontrano la Torre Sa Mora, poi il faro di Capo Mannu e la torre di Capo Mannu. Ai piedi del capo, nella parte settentrionale della Penisola del Sinis, altre due perle: Sa Mesa Longa, caratterizzata da una lunga piattaforma rocciosa – sa mesa – raggiungibile a nuoto poiché dista pochi metri dalla riva. La sua forma ricorda una vasta piscina poco profonda, rendendo questa spiaggia incantevole e spettacolare. E Sa Rocca Tunda, un piccolo villaggio di case e strade sterrate, selvaggio e incontaminato, con un'ampia spiaggia lunga e un mare cristallino dai fondali bassi; qui il tempo sembra essersi fermato...

IS ARENAS & S'ARCHITTU

Tra le spiagge più belle e incontaminate della costa occidentale, Is Arenas si caratterizza sia per le acque limpide e pure del mare, sia per l'ampia area verde con pineta. Is Arenas, letteralmente "dune sabbiose", è una spiaggia molto lunga (circa 6 km). Le grandi dune e la sabbia fine e dorata rendono Is Arenas simile a un deserto; il territorio è stato oggetto di un vasto rimboschimento a partire dal 1950, effettuato per proteggere l'entroterra dalla copertura di sabbia trasportata dai forti venti che battono la zona. È infatti battuta molto spesso dal forte maestrale, quindi frequentata tutto l'anno dagli appassionati di windsurf.

Poco a nord della spiaggia di Is Arenas, si trova il villaggio costiero di S'Archittu, noto per una roccia a forma di arco, alta circa 15 m, forgiata dal mare e dal vento. L'arco è uno dei 24 monumenti naturali istituiti e tutelati dalla Regione Sardegna ed era un tempo una grotta che la natura ha trasformato nel corso dei secoli fino a raggiungere la sua forma attuale. È circondato da tre isolotti, levigati dalle onde, a forma di funghi. È facilmente raggiungibile a piedi direttamente dal villaggio turistico, tramite un sentiero lastricato a nord del paese. L'arco di S'Archittu domina e protegge dai venti una piccola insenatura composta da sabbia a grana media, ciottoli e ghiaia. Il mare è verde con un fondale roccioso. Tuttavia, la piccola spiaggia che dà il nome al paese si trova poche centinaia di metri più avanti. Il fascino del luogo risiede soprattutto nell'arco al tramonto, quando il sole crea effetti suggestivi proprio sotto l'arco, garantendovi fotografie davvero straordinarie. Fate una passeggiata sul lungomare, incorniciato da case, bar, ristoranti e negozietti.

Da non perdere anche Torre del Pozzo, il borgo marinaro tra Is Arenas e S'Archittu. Il suo nome deriva dalla presenza della caratteristica torre di avvistamento ispanica e da un pozzo naturale scavato dall'erosione del promontorio a forma di balena.

ORISTANO & torregrande

Capoluogo della Sardegna centro-occidentale, Oristano, con la sua cultura, arte, storia, natura, sport ed enogastronomia, offre ai suoi visitatori un'esperienza unica e affascinante, in tutte le stagioni. Oristano è anche sede di una delle manifestazioni equestri più note d'Italia, che si tiene ogni anno durante il Carnevale: la Sartiglia. Una passeggiata nel centro storico è d'obbligo, composto da decine di monumenti e diversi musei. Tra le principali attrazioni, visitate la Torre di Mariano II, il Monumento a Eleonora d'Arborea, la Cattedrale, la Chiesa di San Francesco e il museo Antiquarium Arborense.

A dieci chilometri da Oristano, si trova Torregrande, il cui nome deriva dalla torre che si trova nella cui piazza principale fondata da contadini e pescatori. È la spiaggia più attrezzata del litorale oristanese, lunga e ampia, perfetta per rilassarsi con la famiglia o per praticare sport acquatici e balneari. Il lungo lungomare alberato adiacente alla spiaggia è animato da discoteche, eventi, musica dal vivo, karaoke, spettacoli, concorsi, mostre, mercatini, sagre, bar, pizzerie e ristoranti.

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